SUCCESSO PER TERRA DI ROSA AL TEATRO TEZZANO DI CATANIA
TERRA DI ROSA-U CANTU CA VI CUNTU AL TEZZANO DI CATANIA
Negli anni del boom economico apparve un filmato dell’istituto Luce che documentava la Gela del petrolchimico che traeva vantaggio per nuove condizioni di vita, si vedevano bambini scalzi e donne umili che abitavano i bassi terragni del centro storico. Per quei siciliani l’Eni rappresentò il sogno americano, ma le condizioni degli isolani cambiavano solo per pochi, il benessere in cambio della vita. Poco più in là non si mosse foglia, a Licata ancora negli anni Sessanta, gli abitanti raccoglievano gli escrementi e aspettavano l’autobotte, stessa cosa per l’acqua. E’ questo l’ambiente in cui crebbe Rosa Balistreri, figuriamoci durante il secondo conflitto mondiale, lì la rabbia si esprimeva con la violenza oppure con l’altezzosa dignità del cambiamento, spalle dritte nonostante il dolore. Ma la voglia di emergere è uguale a Licata come a Parigi, dal fondo si riparte come fece Edith Piaf, prima prostituta a Pigalle e poi stella all’Olimpia. Rosa incarna il riscatto, la tenacia di una pasionaria, di colei che deve indossare i calzoni da maschio per difendersi da un mondo fagocitante e violento. Un’epopea della vita che ritorna sulla scena grazie alla dedizione che una giovane attrice catanese trapiantata a Milano, Tiziana Francesca Vaccaro, dedica alla più grande folk singer italiana. Si cala in Rosa e ne diventa l’alter ego raccontando l’epico cunto della sua personale terra matta. In settanta minuti di intensa performance la Vaccaro esprime il destino esistenziale di una donna che dal fondo del baratro si risolleva continuamente e trova nel canto la sua cifra espressiva. La consapevolezza del suo valore, i primi successi a Firenze e la consacrazione a Palermo, con l’amicizia di personaggi come Buttitta e Guttuso. Prima dell’affermazione c’è il dolore, l’umiliazione, il carcere, la maternità profanata, e la Rosa che ama la terra primigenia, i campi di grano, il sole della sua Sicilia. Ma emerge soprattutto la dignità del riscatto, della Balistreri, e della Vaccaro che in punta di piedi e con umiltà ci restituisce emozioni di vita vissuta.
Musiche di Andrea Balsamo
Aiuto regia di Giovanni Tuzza