Scrittore e autore teatrale
DOMENICO TRISCHITTA
La scrittura è una terapia, un modo per trovare una ragione di vita nella nostra esistenza. Ma c’è il bisogno di disciplinarla, esercitarla, crearsi uno stile personale che permette di esprimersi.
Personalmente, io sono diventato scrittore perché sono stato segnato positivamente dalla mia infanzia e dalla mia adolescenza trascorse in un quartiere popolare di Catania. E’ lì, che assieme ad altri compagni, ho scoperto la musica rock, la letteratura, il cinema, e queste passioni ci hanno salvato da tentazioni negative che sono presenti in tutte le periferie urbane dalla città.
Il mio quartiere si chiama San Berillo nuovo ed ha una storia così triste, ma anche epica, che potrebbe diventare la trama di un film.
E’ la vicenda di più di trentamila persone che all’inizio degli anni sessanta hanno dovuto abbandonare il quartiere d’origine, San Berillo vecchio, per stabilirsi nelle case popolari nei pressi di Corso Indipendenza.
Da ragazzo pensavo che questo evento fosse stato una sfortuna per la mia formazione, invece, oggi, posso dire che ha rappresentato un tesoro d’esperienza.
Perché tutti abbiamo una storia da raccontare, anche quelli che pensano di non averla. Basta solo interrogare il proprio cuore, fare uscire le emozioni più vive, e quello sarà il primo passo verso la scrittura, un nobile tentativo per lasciare il segno in questo mondo.